STORIE DEL CALCIO: VIAGGIO NELLA STORIA DELLA NAZIONALE ITALIANA

Abbiamo intervistato Alberto Zanichelli, autore del libro  “Storie del Calcio” che ci accompagna in un viaggio lungo un secolo nella storia del calcio italiano, attraverso la Nazionale




Il libro (qui la recensione su Quotidiano Nazionale) è stato scritto attingendo ai ricordi personali dell’autore, appassionato di sport da unavita, ampliati e impreziositi da ricerche sulla storia della Nazionale italiana di calcio.

Come è nata la passione per il calcio? C'è un episodio che ricorda che l'ha entusiasmata da ragazzo?


La passione per il calcio è nata da bambino, quando mio padre mi parlava del Parma con una certa dose di nostalgia, visto che all’epoca vivevamo in Liguria. Ricordo inoltre che ho imparato a leggere proprio con le cronache delle partite sui giornali. Un episodio che mi ha entusiasmato è stata la mia prima partita da spettatore allo stadio di Lucca. Un Lucchese-Parma di Serie B che ha dato il là al mio interesse per il calcio. 


Dove si documentava all'epoca per tenersi informato? 


Certo non è come oggi. Internet era di là da venire e il monopolio Rai non aiutava. Per fortuna in Italia esistono 3 quotidiani sportivi, anzi all’epoca erano quattro, poi la radio con ‘Tutto il calcio minuto per minuto’ un programma storico, tuttora attivo dopo sessant’anni. 
Era un collezionatore di figurine? 

Quali sono gli albi che ricorda con più trasporto? 

Si, collezionavo le figurine, come molti della mia generazione. Ricordo le prime raccolte della Panini, quando le figurine si attaccavano ancora con la colla. Il mio primo ricordo in questo senso è l’album dei Mondiali 1962, i primi a cui ho in qualche modo assistito. 
Qual è secondo lei il gol più bello nella storia del calcio? Nel libro se ne parla? 

Di gol belli ce ne sono tanti. A mio modo di vedere però premierei un gol di Van Basten agli europei del 1988, nella finale contro l’URSS. Quanto a quelli che descrivo nel libro, la mia preferenza va a Carlos Alberto e al suo gol del 4-1 nella finale del 1970, purtroppo contro l’Italia. 
  

Ci racconti alcuni aneddoti raccontati nel libro  


Quella della vittoria della Corea del Nord sull’Italia è passata alla storia come la più grave disfatta della nostra Nazionale. Non tanto per il punteggio (1-0) quanto per gli antefatti che hanno portato a questa sconfitta. Il nostro commissario tecnico Edmondo Fabbri aveva rilasciato un’intervista dove diceva ‘se non battiamo la Corea cosa ci veniamo a fare al Mondiale?’ e il suo vice Ferruccio Valcareggi aveva rincarato la dose definendo i Coreani dei ‘Ridolini’. In più l’utilizzo di Bulgarelli già dolorante e infortunatosi dopo pochi minuti, ci aveva costretti in dieci. A quel punto la disfatta era nell’aria e puntualmente è arrivata. Questo ci dice che molto spesso nel calcio la supponenza non paga, anzi viene punita duramente. E a proposito, il Brasile nel ’38 aveva già comprato i biglietti del treno per andare a Parigi a giocare la finale, prima di incontrarci. Com’è andata a finire? Alla fine, i Brasiliani ci hanno venduto i loro biglietti. 


A parte l'Italia, c'è un ricordo di una nazionale che è passata alla storia per aver compiuto una prodezza esemplare? 


Direi che la Nazionale che più mi ha impressionato è stata quella del Brasile ai Mondiali del 1970. Sembrava venissero da un altro pianeta e d’altra parte avevano in attacco i 5 giocatori più forti dell’epoca. La superiorità che hanno dimostrato in quel mondiale non l’ho più rivista in nessun’altra squadra. E in effetti più che una prodezza esemplare hanno vinto un Mondiale che non avrebbero mai potuto perdere. 


Si parla tanto di nazionale femminile di calcio. Potrebbe esserci in futuro un suo successivo libro proprio sulla nazionale femminile italiana? 


Assolutamente non lo escludo. Dopo il bellissimo Mondiale giocato nel 2019, ci si è accorti che anche in Italia abbiamo delle giocatrici veramente forti. Nella storia della Nazionale c’è un personaggio interessante come Carolina Morace che ha fatto più di 100 gol ed è a tuttora l’unica donna ad aver allenato una squadra professionistica maschile. Certo, la storia della Nazionale femminile è ancora un po' acerba. Potrebbe magari essere un’idea per un nuovo capitolo in un’eventuale riedizione del libro.

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STORIE DEL CALCIO: VIAGGIO NELLA STORIA DELLA NAZIONALE ITALIANA STORIE DEL CALCIO: VIAGGIO NELLA STORIA DELLA NAZIONALE ITALIANA Reviewed by Redazione on sabato, aprile 18, 2020 Rating: 5

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