LA RIPRESA ECONOMICA MONDIALE E IN PARTICOLARE ITALIANA
L’economia mondiale, finalmente dopo quasi 10 anni di crisi, sta ripartendo, trainata da economie di mercato come la Cina, Stati Uniti e l’India. Le battute d’arresto dell’economia mondiale sono state diverse, a partire dalla crisi dei paesi che hanno come moneta unica l’euro o il crollo dei prezzi del petrolio.
Dalla lettura incrociata di diversi indicatori economici, si sono registrati numerosi segnali di ripresa che, a quanto pare, non sono solo dei segnali di fumo, ma hanno delle basi solide vere e proprie. Quindi, stando a quanto dice il Financial Timesche, insieme con il centro Brookings Institution hanno effettuato diversi studi a dimostrazione della solidità di questa ripresa, la crescita economica mondiale non porterà solo ad un periodo di respiro breve, ma sembra destinata a durare.
Degna di nota, nel 2017, è stata registrata una ripresa dell’attività manifatturiera, uno dei principali attori dello sviluppo economico; infatti, è principalmente grazie alle esportazioni e alla crescita dei mercati globali che si è potuta dare forte ripresa al settore manifatturiero. Un esempio di macchinari industriali per aumentare l’efficienza dei processi produttivi la si può ritrovare su Makinate.it
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Bel paese nel 2016 si è collocato come la seconda economia industriale europea grazie alla ripresa dell'economia italiana che, secondo le previsioni, continuerà con il continuo aumento del PIL del’ 1,5% a chiusura del 2017, 1,3% nel 2018, e 1% nel 2019 permettendole di mantenere il dignitoso settimo posto nella classifica mondiale. La classifica che posiziona l’Italia al secondo posto tra le potenze europee al mondo, dietro la Germania, è stata stilata dal centro studi di Confindustria.
Ritornando all’argomento nella sua generalità , a trainare questa ripresa planetaria ci sarebbero sostanzialmente 3 ragioni.
1. La corsa dei mercati azionari che sono in continua crescita
2. Le economie reali sono cresciute
3. C’è stata una progressiva finanziarizzazione di paesi che da essere “paesi emergenti” stanno diventando “paesi sviluppati”, come appunto la Cina.
Ci sono però ancora diversi rischi che sussistono e mettono in pericolo la ripresa economica mondiale. Ad esempio le ideologie e i programmi nazionalisti o protezionisti, oppure ancora la drastica riduzione di emissione di liquidità nell’economia da parte delle banche.
Quest’ultimo scenario in particolare vede a rischio l’Europa in quanto la BCE ha raggiunto i limiti legali per quanto riguarda la finanziarizzazione di paesi sui mercati a prezzi molto più bassi di quelli che avrebbero dovuto spendere se non fossero stati Finanziati. La fine dell’immissione di liquidità da parte della BCE comporterebbe un rischio enorme soprattutto per i paesi più deboli dell’eurozona.
In conclusione, nonostante sia evidente la crescente ripresa dell’economia mondiale, è necessario non sottovalutare quelli che sono i rischi che la mettono in pericolo e sperare in diverse politiche a livello planetario che permettano di mantenere in positivo l’economia.
Dalla lettura incrociata di diversi indicatori economici, si sono registrati numerosi segnali di ripresa che, a quanto pare, non sono solo dei segnali di fumo, ma hanno delle basi solide vere e proprie. Quindi, stando a quanto dice il Financial Timesche, insieme con il centro Brookings Institution hanno effettuato diversi studi a dimostrazione della solidità di questa ripresa, la crescita economica mondiale non porterà solo ad un periodo di respiro breve, ma sembra destinata a durare.
Degna di nota, nel 2017, è stata registrata una ripresa dell’attività manifatturiera, uno dei principali attori dello sviluppo economico; infatti, è principalmente grazie alle esportazioni e alla crescita dei mercati globali che si è potuta dare forte ripresa al settore manifatturiero. Un esempio di macchinari industriali per aumentare l’efficienza dei processi produttivi la si può ritrovare su Makinate.it
Per quanto riguarda l’Italia, il nostro Bel paese nel 2016 si è collocato come la seconda economia industriale europea grazie alla ripresa dell'economia italiana che, secondo le previsioni, continuerà con il continuo aumento del PIL del’ 1,5% a chiusura del 2017, 1,3% nel 2018, e 1% nel 2019 permettendole di mantenere il dignitoso settimo posto nella classifica mondiale. La classifica che posiziona l’Italia al secondo posto tra le potenze europee al mondo, dietro la Germania, è stata stilata dal centro studi di Confindustria.
Ritornando all’argomento nella sua generalità , a trainare questa ripresa planetaria ci sarebbero sostanzialmente 3 ragioni.
1. La corsa dei mercati azionari che sono in continua crescita
2. Le economie reali sono cresciute
3. C’è stata una progressiva finanziarizzazione di paesi che da essere “paesi emergenti” stanno diventando “paesi sviluppati”, come appunto la Cina.
Ci sono però ancora diversi rischi che sussistono e mettono in pericolo la ripresa economica mondiale. Ad esempio le ideologie e i programmi nazionalisti o protezionisti, oppure ancora la drastica riduzione di emissione di liquidità nell’economia da parte delle banche.
Quest’ultimo scenario in particolare vede a rischio l’Europa in quanto la BCE ha raggiunto i limiti legali per quanto riguarda la finanziarizzazione di paesi sui mercati a prezzi molto più bassi di quelli che avrebbero dovuto spendere se non fossero stati Finanziati. La fine dell’immissione di liquidità da parte della BCE comporterebbe un rischio enorme soprattutto per i paesi più deboli dell’eurozona.
In conclusione, nonostante sia evidente la crescente ripresa dell’economia mondiale, è necessario non sottovalutare quelli che sono i rischi che la mettono in pericolo e sperare in diverse politiche a livello planetario che permettano di mantenere in positivo l’economia.
LA RIPRESA ECONOMICA MONDIALE E IN PARTICOLARE ITALIANA
Reviewed by Redazione
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giovedì, dicembre 21, 2017
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