COSA ACCADE AI MUTUI SE LO SPREAD È IN SALITA?

L’aumento dello spread BTp-Bund, anche oltre i 300 punti base, ha un impatto sui tassi dei mutui? Per rispondere a questa domanda abbiamo chiesto il parere di Walter Moladori, consulente finanziario presso Allianz, che ci ha decisamente rassicurati in merito.



La prima cosa da sottolineare - ci conferma Moladori -  è che “lo spread è diverso dall’euribor. L’Euribor è determinato dalla Banca Centrale Europea (BCE), lo spread è determinato dal “rischio Italia”, legato anche alla percezione del rischio di una potenziale uscita dell’Italia dall’euro e, in generale, da quello che è definibile come “rischio paese”. In questo momento, se dovessi consigliare o valutare fra tasso fisso e tasso variabile, fatta salva l’unicità di ogni cliente, consiglierei il tasso fisso, dato che i tassi sono a un livello minino storico. Un tasso fisso consente di mantenere anche per i prossimi trent’anni di rate il tasso al livello attuale, cosa che invece con il tasso fisso non è possibile dato che, come dice il nome stesso, varia nel tempo”. 

E se si volesse sottoscrivere un mutuo con tasso variabile con tetto massimo? 

“I tassi variabili con tetto massimo hanno i loro pro e contro. Ogni aggiunta che si richiede durante la contrattazione per un mutuo, ha sempre un costo. Se si ha deciso di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile, è bene mantenere la strada scelta fino in fondo. Se si chiedono alla banca delle coperture in caso i tassi crescano, o mutui con tassi minimi e massimi, tutte queste coperture hanno un costo, praticamente mai a vantaggio del cliente. È lo stesso discorso relativo ai cambi di investimento proposti dalle banche: nella grande maggioranza dei casi, vengono proposti investimenti in cui la banca stessa ci guadagna di più. Valutare i pro e i contro di tasso fisso e tasso variabile è fondamentale, prima di scegliere quale sottoscrivere, per poi accettarne in pieno i rischi. Le coperture sui tassi per i privati le sconsiglio, perché non portano alcun guadagno”. 

Dato che la politica monetaria è gestita dalla BCE, non vi è alcuna correlazione fra spread e tassi dei mutui. L’unico caso in cui potrebbe esserci correlazione, ma si tratta di un evento estremamente improbabile, è in caso di un’uscita dell’Italia dall’euro. In quel caso la politica monetaria sarebbe nuovamente gestita dalla Banca d’Italia, con una crescita vertiginosa dell’Euribor. Il mutuo non è uno strumento di speculazione, bensì deve essere strumento di tranquillità, e tassi negativi come nella situazione attuale non esisteranno mai più, proprio perché drogati dalla politica monetaria della BCE, di conseguenza fra un anno questi tassi sicuramente non esisteranno più. 

In molti casi gli istituti di credito propongono, all’atto della stipula del mutuo, altri servizi accessori, come assicurazione sulla vita, assicurazione sulla casa e non solo. Il consiglio che posso dare è quello di tenere i vari aspetti separati fra loro, stipulando con la banca il mutuo, mentre le assicurazioni è bene farle con un assicuratore. Il rischio, se si sceglie di acquistare i pacchetti assicurativi in banca, è quello di avere prodotti non adatti alle proprie esigenze.




DOMANDE? CHIEDI ALL'ESPERTO

Per informazioni su nuove forme di investimento e domande potete scrivere a Walter Moladori su waltermoladori.allianzbankfa.it o via email a walter.moladori@allianzbankfa.it o al Tel: 030/9142749 - 9140058

Dott. Walter Moladori
Dott. Walter Moladori


COSA ACCADE AI MUTUI SE LO SPREAD È IN SALITA? COSA ACCADE AI MUTUI SE LO SPREAD È IN SALITA? Reviewed by Redazione on lunedì, novembre 19, 2018 Rating: 5

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