Il 6 marzo 2025 si è aperto a Roma, presso il Rome Marriott Park Hotel, il Terzo Congresso Nazionale dell’UNSIC (Unione Nazionale Sindacale Imprenditori e Coltivatori), un evento che proseguirà fino all’8 marzo e che ha visto la partecipazione di circa 500 delegati provenienti da tutta Italia.
L’appuntamento, inaugurato dal Presidente Nazionale Domenico Mamone, ha rappresentato un momento di riflessione e dialogo per consolidare i valori dell’associazione – equità sociale, sostenibilità economica e ambientale – e celebrare i 25 anni di attività dell’UNSIC, nata ufficialmente nel 2000 dopo un percorso iniziato nel 1996. Presenti figure istituzionali come ministri, parlamentari, leader aziendali e rappresentanti della società civile, l’evento ha offerto uno spazio di confronto creativo per elaborare soluzioni pratiche alle sfide dell’impresa moderna.
Domenico Mamone, Presidente Nazionale UNSIC e Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte
L’UNSIC, con oltre 4.000 sedi tra Caf, Patronati e Caa in Italia e all’estero, si configura come una rete capillare a supporto di imprenditori, agricoltori, autonomi e famiglie. Mamone ha sottolineato come l’organizzazione sia il “cuore pulsante” delle comunità territoriali, un cantiere di idee che anticipa e guida i cambiamenti, forte anche della sua rappresentanza nel CNEL. Il Congresso non si è limitato a un’analisi dello scenario attuale, segnato da crisi globali come conflitti, inflazione e perdita di competitività europea, ma ha puntato a individuarne le potenzialità, orientandole verso un futuro più equo e sostenibile. I delegati, con le loro esperienze, hanno dato voce a proposte concrete per affrontare temi come giustizia sociale, crescita economica e tutela ambientale.
Luigi Rosa Teio, Direttore Nazionale ENASC, Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC
Il Presidente ha evidenziato tre dimensioni della sostenibilità: sociale, per un’economia inclusiva; ambientale, contro il cambiamento climatico; e organizzativa, per un’UNSIC in evoluzione. Tra le priorità emerse ci sono la necessità di un’impresa sana che coniughi profitto e valori, e misure come decontribuzione per lavoratrici madri, incentivi per assunzioni di giovani e donne al Sud, e servizi contro la denatalità. Sul lavoro, Mamone ha insistito su sicurezza (con formazione e una “white list” di aziende virtuose), formazione professionale mirata e integrazione regolata della manodopera immigrata per colmare il divario tra domanda e offerta. Ha inoltre promosso contrattazione di prossimità ed Enti bilaterali per una collaborazione sindacale efficace, oltre a politiche per le pari opportunità, come congedi e telelavoro, con un focus sull’imprenditoria femminile.
Luigi Rosa Teio, Direttore Nazionale ENASC, Giovanni Firera, Presidente Regionale UNSIC Piemonte, Salvatore Mamone, Presidente Nazionale ENASC, Giuseppe Mastruzzo, Delegato Nazionale UNSIC Direttore The International University College fo Turin, Claudio Pasqua, Direttore ADI e Delegato Nazionale UNSIC
In ambito agricolo, l’UNSIC lega la sostenibilità alla sua tradizione. La nuova PAC e il PNRR (con 5,63 miliardi di euro dal 2023) spingono gli agricoltori a diversificare, producendo energia e partecipando all’economia circolare. Tuttavia, il cambiamento climatico richiede innovazioni come irrigazione efficiente e tecnologie avanzate. Mamone ha proposto un Fondo per la formazione permanente e una gestione flessibile dei flussi migratori per sopperire alla carenza di manodopera. Sul piano economico, l’organizzazione difende le piccole imprese, specie nelle aree interne, incoraggiandole a crescere tramite consorzi e tecnologie, e critica l’austerità eccessiva, sostenendo politiche di crescita che non che non sacrifichino il welfare.
Ambientalmente, l’UNSIC promuove autoproduzione energetica agricola, riciclo e una “Fiscalità Green” con incentivi per aziende sostenibili, accompagnata da investimenti in ricerca. Mamone ha lodato misure recenti del governo, come il taglio del cuneo fiscale e il supporto alle famiglie, ma ha invitato a fare di più. L’organizzazione, con enti come ENASC, ENUIP, CAF e CAA, si pone come guida del cambiamento, rappresentando un’impresa moderna che integra profitto, equità e sostenibilità. Il Congresso ha visto interventi di figure chiave come Benedetto Di Iacovo (Presidente Assemblea Nazionale), Giovanni Firera (Presidente Regionale Piemonte) e altri delegati, che hanno rafforzato il senso di comunità e l’impegno condiviso. L’evento ha celebrato un quarto di secolo di dedizione, riflettendo sull’identità dell’UNSIC e definendo obiettivi futuri. Mamone ha concluso con un appello ai delegati, “custodi del futuro”, affinché con innovazione e passione scrivano nuove pagine di successo per un’organizzazione che guarda a un domani prospero, equo e sostenibile per imprenditori, agricoltori e territori.
In sintesi, il Terzo Congresso UNSIC è stato una tappa significativa per riaffermare 25 anni di valori e successi, proiettandoli verso nuovi orizzonti. Con una visione chiara, l’associazione si impegna a costruire un futuro in cui impresa e agricoltura siano pilastri di giustizia sociale, sostenibilità economica e ambientale, lavorando per il bene di tutti i suoi membri e della società.
Al via a Roma il Terzo Congresso Nazionale dell’UNSIC
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giovedì, marzo 06, 2025
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