BANCA RESTITUISCE IL MALTOLTO: 250.000 EURO A UN FARMACISTA, DOPO 11 ANNI!
La Corte d’Appello de L’Aquila ha messo la parola fine ad un contenzioso che durava ben 11 anni, confermando la restituzione di ben 205.000 euro più interessi legali (altri 44 mila euro) dovuti da un istituto di credito ad un farmacista teramano.
La Corte d’Appello Aquilana ha confermato che la banca coinvolta aveva illecitamente applicato interessi ultralegali, la capitalizzazione trimestrale degli interessi (anatocismo), oltre all’illegittima applicazione delle commissioni di massimo scoperto e di tutti gli altri oneri mai validamente pattuiti tra la Banca e la Cliente come per esempio le valute.
Uno dei problemi principali che le vittime di questo sistema bancario devono sopportare, anche quando sono assistiti da SDL Centrostudi, è la lentezza della giustizia italiana, che trascina per anni cause simili, mettendo ulteriormente a rischio famiglie e imprese strozzate dalle banche.
Cosa si intende con anatocismo, e perché le banche violano la legge pur di attuarlo? Con anatocismo si intende la produzione di interessi sugli interessi dovuti dal cliente alla banca, divieto che è presente su ogni tipo di rapporto, come i conti correnti e i mutui.
Per la precisione, l’anatocismo è il calcolo degli interessi sugli interessi che sono già maturati su una somma dovuta. Gli interessi maturati si trasformano in capitale, cioè si sommano all’importo dovuto e producono a loro volta interessi: è in questo caso che si parla di interesse composto e di capitalizzazione degli interessi. Il discorso vale sia per gli interessi che il creditore deve all’istituto di credito (interessi passivi), sia per gli interessi che l’istituto di credito deve al creditore (interessi attivi).
La legge però è estremamente chiara, e dice che:
- gli interessi passivi maturati non possono produrre altri interessi;
- gli interessi passivi e attivi devono essere calcolati con lo stesso intervallo di tempo;
- il periodo di conteggio degli interessi non può essere inferiore a un anno e il termine è fissato al 31 dicembre di ciascun anno;
- gli interessi passivi sono calcolati al 31 dicembre anche in caso di contratti stipulati in corso d’anno e, comunque, al termine del rapporto.
- gli interessi passivi calcolati al 31 dicembre non sono dovuti a questa data, ma al 1° marzo dell’anno successivo a quello in cui sono maturati.
BANCA RESTITUISCE IL MALTOLTO: 250.000 EURO A UN FARMACISTA, DOPO 11 ANNI!
Reviewed by Redazione
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mercoledì, febbraio 07, 2018
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