LE CONSEGUENZE DELLA VIGILANZA BANCARIA PER BANCHE E CORRENTISTI
Si prospetta un anno particolarmente difficile per gli istituti di credito: oltre al previsto addendum, che cambierà le regole sugli accantonamenti a copertura dei nuovi crediti deteriorati e che sarà pubblicato entro metà marzo, le banche europee devono pagare alla Vigilanza europea un contributo annuale pari a 432 milioni di euro nel 2017. Un aumento del 14% rispetto ai 382 milioni pagati nel 2016. I contributi servono per coprire le spese sostenute dall’istituto di vigilanza nell'assolvimento delle sue funzioni. E a farne le spese potrebbero essere di nuovo i correntisti e le imprese.
Abbiamo chiesto un parere al noto avvocato Serafino Di Loreto, fondatore di SDL Centrostudi Spa che ha recuperato oltre 250 milioni di euro sottratti da banche e Fisco ingiusti.
Ad oggi sono almeno 15 le banche italiane sotto sorveglianza della BCE: che il sistema bancario italiano stia vivendo un momento critico non è certo una novità. Basterebbero i fatti che hanno visto coinvolte Banca delle Marche, Banca Etruria, Carichieti, Cariferrara. Ma le cattive notizie non finiscono qui.
L’introduzione delle nuove regole del bail-in è infatti altra nota certamente preoccupante. Volendo essere precisi ciò si traduce in una vera rivoluzione a danno dei correntisti perché quando una banca va in default ha la possibilità di risanarsi sfruttando le risorse interne, prelievi dei correntisti compresi. A rimetterci sempre i correntisti, i quali in questo momento d’insicurezza vedono diminuire ancor di più le loro certezze (e forse il loro saldo in banca). Come se non bastasse c'è una la lista aggiornata delle banche europee soggette a vigilanza rilasciata dalla Banca centrale europea. Istituti che per varie ragioni non dimostrano una sicurezza ed una stabilità piena e che devono essere monitorati al fine di evitare possibili situazioni di default e quindi di crisi. Ben 129 gli istituti sotto osservazione, di cui 15 italiani.
Avv. Serafino Di Loreto
Alla fine chi ci rimette sono sempre i soliti risparmiatori e le imprese: questi strumenti sono un fattore di rischio per i correntisti che però non si riassume al solo stato finanziario delle banche, ma che spesso deve tener conto anche della diffusione e del pericolo che portano con sé alcuni prodotti finanziari venduti dalle stesse con leggerezza e spesso poca chiarezza. Le obbligazioni subordinate, purtroppo così note negli ultimi mesi a spese dei risparmi degli investitori, sono il più chiaro esempio di questa tendenza.
Sta di fatto che l'aumento, secondo quando dichiarato dalla presidente Daniele Nouy, è connesso ai lavori per l'analisi mirata dei modelli interni e all'incremento del personale della Vigilanza bancaria.
La Bce ha comunque chiuso il bilancio con un utile netto in crescita a 1,27 miliardi principalmente per l'incremento degli interessi attivi netti percepiti sul portafoglio in dollari statunitensi e sul portafoglio del programma di acquisto di attività. L'utile della Bce viene distribuito nella sua totalità.
Inoltre i componenti del consiglio della Banca centrale europea nell’ultima riunione hanno valutato come prematuro modificare la politica monetaria europea, non ritenendo pronti i tempi per una sua normalizzazione. È infatti necessario aggiustare la politica monetaria, ma senza brusche correzioni, monitorando al contempo l’apprezzamento dell’euro sui mercati.
I membri del consiglio direttivo hanno dichiarato che un annuncio sul quantitative easing potrebbe arrivare «in uno dei prossimi meeting di politica monetaria». In ogni caso, «sebbene ci siano ragioni per essere sempre più fiduciosi sull'outlook dell'inflazione, la pazienza e la persistenza riguardo alla politica monetaria sono ancora necessarie».
Insomma, dobbiamo aspettarci periodi di grandi cambiamenti, e non sempre questi cambiamenti sono forieri di novità positive per i risparmiatori.
LE CONSEGUENZE DELLA VIGILANZA BANCARIA PER BANCHE E CORRENTISTI
Reviewed by Redazione
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venerdì, febbraio 23, 2018
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